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  • 07/05/2012

La riforma del catasto: nuovi parametri per le rendite catastali degli immobili

 

Le rendite verranno determinate tenendo conto i metri quadrati, i canoni di locazione, la localizzazione degli immobili, il tutto avrà un impatto diretto sulla determinazione della base imponibile IMU, speriamo non sia l’ultimo colpo di grazia per gli sventurati proprietari di immobili

 E’ stato presentato ieri un disegno di legge portante una delega al governo per la revisione del sistema fiscale. Il Governo dovrà adottare le misure entro nove mesi dall’entrata in vigore della legge delega.

La riforma del catasto è sicuramente una delle riforme piu’attese e annunciata piu’ volte. Il legislatore si è svegliato e si è accorto che ci sono tanti proprietari di immobili che forse non pagano in maniera congrua sul proprio patrimonio, si è accorto che c’è un frutto che puo’ essere ancora spremuto. Il tutto non potrà non avere ripercussioni sugli affitti, ma a questo ora non si è pensato,  anzi le modifiche in atto non tengono neanche conto che alcuni contratti sono stati stipulati con canoni agevolati solo perché si usufruiva di alcune agevolazioni che ora in parte stanno scomparendo.

Non piu’ coefficienti di rivalutazione e moltiplicatori per trovare il valore dell’immobile,  la revisione si propone di allineare il valore patrimoniale degli immobili e delle rendite catastali ai valori di mercato .

Il disegno di legge delega prevede che a ciascuna unità immobiliare verra’ attribuito un valore patrimoniale medio e la rendita secondo i seguenti principi:

– sarà richiesta per la valutazione la collaborazione dei Comuni dove hanno sede gli immobili;

– saranno presi come riferimento i valori medi ordinariespressi dal mercato nel triennio antecedente l’anno di entrata in vigore del decreto legislativo;

– saranno rideterminate le definizioni delle destinazioni d’uso catastali ordinarie e speciali, tenendo conto delle mutate condizioni economiche e sociali e delle conseguenti diverse utilizzazioni degli immobili;

– il valore patrimoniale medio ordinario degli immobili sarà determinato tenendo conto i seguenti parametri:

a) per le unità immobiliari a destinazione catastale ordinaria si utilizzerà il metro quadrato come criterio basee poi si utilizzeranno delle funzioni statistiche per mettere in rapporti il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni.

b) per le unità immobiliari a destinazione catastale speciale mediante un processo estimativo che si baserà sulla stima diretta tenendo conto il valore di mercato o per gli immobili a carattere strumentale sul criterio del costo o infine sul criterio reddituale per gli immobili per i quali la redditività costituisce l’aspetto prevalente;

c) la determinazione della rendita utilizzerà un processo estimativo che terrà conto della relazione tra i redditi da locazione medi, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale, qualora sussistano dati consolidati sul mercato delle locazioni.

Verrà previsto l’adeguamento periodico dei valori e delle rendite delle unità immobiliari urbane, in relazione alla modificazione dei parametri utilizzati per la definizione del valore patrimoniale e della rendita.

Le rendite verranno notificate agli interessati mediante affissione all’albo pretorio e verranno utilizzati anche strumenti di comunicazione collettiva per portare a conoscenza degli intestatari catastali le nuove rendite.


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Fonte : Fisco e Tasse