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  • 30/11/2021

Bonus verde: cos’è, come funziona e come ottenerlo

Il bonus verde è stato prorogato fino a dicembre 2024

Novità sulle agevolazioni fiscali per i lavori domestici: la Legge di bilancio 2022 ha esteso la validità del Bonus verde per altri tre anni, fino al 31 dicembre 2024.

Il bonus verde consiste  in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Danno diritto all’agevolazione anche le spese di progettazione e manutenzione se connesse all’esecuzione di questi interventi.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Pertanto,  la detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile.
Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che ne consentano la tracciabilità (per esempio, bonifico bancario o postale).

Chi può richiedere il bonus verde?

Hanno diritto all’agevolazione i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese.
Sono agevolabili anche le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Possono usufruire del bonus verde categorie specifiche come:

  • proprietari dell’immobile;
  • titolari di nuda proprietà;
  • chi ha l’usufrutto;
  • persone che hanno l’immobile in comodato d’uso;
  • inquilini in affitto;
  • case popolari;
  • condomini, enti pubblici o privati che corrispondono l’Ires.

La detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute per:

  • la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati
  • i lavori in economia.

È bene precisare che il bonus verde si riferisce all’immobile su cui si effettuano i lavori. Dunque, chi ha una proprietà o è titolare di diritto sull’immobile può sommare le detrazioni per la spesa sostenuta su ciascun immobile di sua proprietà.

Come richiedere il bonus verde?

Per accedere al bonus verde il pagamento dei lavori eseguiti deve avvenire con mezzi tracciabili, ovvero attraverso carte di credito, bancomat, assegni non trasferibili, bonifico bancario o postale. Le spese devono essere documentate per far fronte ai controlli da parte dell’Agenzia delle entrate nella fase di richiesta dello sconto fiscale.

Cosa scrivere in fattura?

La normativa non fornisce indicazioni precise in merito, il nostro consiglio è quello di specificare che trattasi di interventi soggetti al Bonus verde.

Nello specifico l’Agenzia delle Entrate ha suggerito di indicare:

  • la causale del versamento dalla quale si evince il pagamento effettuato per gli interventi di recupero del patrimonio verde che danno diritto alla detrazione;
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione che può essere anche diverso dall’ordinante il bonifico;
  • numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è stato effettuato il bonifico.

Quali documenti presentare?

In fase di dichiarazione di redditi è necessario presentare al proprio commercialista tutta la documentazione:

  • fatture o ricevute con codice fiscale del beneficiario della detrazione e descrizione dettagliata dell’intervento effettuato;
  • autocertificazione in cui si attesta che le spese non hanno superato il limite massimo di 5.000 euro previsto della detrazione;
  • documentazione dell’avvenuto pagamento delle spese con mezzi tracciabili come precedentemente indicato

Cosa succede se l’immobile viene venduto o se il titolare del rimborso dovesse decedere?

In caso di vendita di un’unità immobiliare dove sono stati eseguiti degli interventi previsti nel bonus verde 2021, la detrazione non utilizzata in parte o del tutto viene trasferita al nuovo proprietario, o a chi lo supplisce nell’immobile, per i rimanenti periodi d’imposta salvo diverso accordo delle parti.

In caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette interamente all’erede che conserva la detenzione diretta e materiale dell’unità immobiliare.

Fonte: Ticonsiglio