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  • 30/08/2013

Canoni Concordati in cedolare secca favoriti dalla nuova tassazione

Nell'ultimo decreto legge del Governo Letta importante la novità sui canoni concordati che beneficeranno di una migliore aliquota dal 19% al 15%. Dopo l'introduzione della cedolare secca anche sui canoni liberi l'uso dei contratti a canone concordato era passato di moda vista la diminuzione di convenienza rispetto al passato. La cedolare secca sostituisce l'Irpef e le addizionali comunali e regionali, oltre alle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione, sulla sua risoluzione e sulle sue proroghe. Un regime che riguarda i redditi derivanti dalle case affittate a uso abitativo e che si fonda su un doppio binario di aliquote: per gli affitti a canone libero al 21% e per quelli concordati al 19%, ora portata dal Dl al 15 per cento. Una misura che potrebbe anche contribuire ad aumentare il gettito. La cedolare secca è stata introdotta infatti proprio per far emergere il nero nel mercato degli affitti, compensando in questo modo le minori entrate Irpef.