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  • 27/07/2013

Come procedere ad una risoluzione di un contratto di locazione

Questi contratti sottostanno al sistema precedente alla legge 431/1998, dunque a un sistema sensibilmente più lineare. In questo caso, per le locazioni sia a uso abitativo che non, si deve rivalutare il canone di locazione ogni anno, al 75% dell’indice ISTAT FOI. L’indice ISTAT FOI è, infatti, la base fondamentale per sapere come rivalutare l’affitto: esso è il cosiddetto indice “Famiglie Operai e Impiegati”, considerato al netto dei tabacchi. L’indice da valutarsi sarà il più recente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, salvo che il contratto di locazione non specifichi diversamente.
Dunque, poniamo un esempio:

Prendiamo un canone base di locazione per giugno 2013 pari, per semplicità, a 100 euro
Consideriamo poi una variazione nel periodo annuale giugno 2012 – giugno 2013 pari al 2,7%
Ricordando che in questo caso, a norma di legge, vale l’adeguamento al 75% dell’indice ISTAT, la variazione dovrà essere valutata nel 75% del 2,7%: ossia, 2,7%*75%
Il canone rivalutato sarà allora pari a (canone base del 2012)+(variazione 2012-2013): dunque, (100)+(2,7%*75%*100). Il risultato sarà 102,02 euro.

Il sistema per i contratti successivi al 30 dicembre 1998

Per questi contratti, il sistema da seguire per capire come rivalutare l’affitto sarà quello prescritto dalla legge 431/1998. Si dovrà effettuare la rivalutazione annualmente e in misura libera, finanche al 100% dell’indice ISTAT FOI, se espressamente indicato in una clausola del contratto. Se nessuna clausola fosse stata specificata, e in caso dunque di contenzioso, la rivalutazione sarà effettuata alla misura standard del 75% dell’indice FOI, come previsto nel sistema precedente. Se dovesse interessarti, diciamo subito che, per lo locazioni non a uso abitativo, il tasso di rivalutazione sarà sempre pari al 75%. un esempio. Teniamo sempre i dati precedenti, dunque canone base pari a 100 euro e variazione nel periodo giugno 2012 – giugno 2013 pari al 2,7%. Il calcolo da fare sarà identico al precedente, ma dovrete sostituire al 75%, se diversamente specificato nel contratto, il peculiare tasso di adeguamento da voi prescelto. Mettiamo il caso che, come indicato in apertura di paragrafo, avessi scelto un tasso pari al 100%; in questo caso, la formula sarà la seguente: (100)+(2,7%*100), dunque pari a 102,70 euro.

 

fontr : mioaffitto.it