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  • 27/01/2022

Comprare casa in Italia con residenza estera

Puoi comprare casa in Italia anche se vivi all’estero.

Per  poter comprare casa in Italia sono previste delle soluzioni lineari e facilmente attuabili.

Infatti se si tratta del primo immobile di proprietà è possibile godere degli stessi vantaggi fiscali che avrebbe un cittadino residente nel nostro Paese.

Vediamo quali sono i passi da seguire.

E’ necessario essere iscritti all’AIRE?

Molti pensano che per acquistare la prima casa in Italia sia necessario essere iscritti all’AIRE (Anagrafe italiani residenti all’estero). Ma si tratta di una convinzione erronea: sono esclusi infatti i lavoratori stagionali, i militari, i diplomatici e tutti coloro che hanno trascorso un periodo fuori inferiore ai 12 mesi.

Se si rientra in queste categorie quindi basta solo compilare un’autocertificazione quando si redige l’atto di acquisto.

Come funziona la procedura di acquisto

In generale, l’acquirente è tenuto a trasferire entro 18 mesi la residenza nel Comune dell’immobile dichiarato come “prima casa”. In alternativa questo può anche essere il luogo in cui la persona svolge regolarmente la propria attività.

Se però si parla di un individuo trasferito in maniera permanente all’estero basta che la casa acquistata a suo nome sia la prima di sua proprietà su territorio italiano. In questo caso chi acquista può usufruire della riduzione dell’aliquota IVA che si attesta al 4%.

Quali sono i limiti dell’agevolazione?

Si può godere delle agevolazioni a patto che il bene acquistato non rientri negli immobili di lusso, indicati con i codici catastali A1, A8 e A9. Non è poi possibile vantare dei diritti su altre abitazioni, anche se condivise con altre persone. Per esempio non è possibile possederne una in comunione con un coniuge o con un parente.

Allo stesso modo è escluso pure chi gode di un usufrutto o di una nuda proprietà. Per riuscire a completare la transazione è quindi necessario presentare delle dichiarazioni di “non possidenza” che possano confermare che non si rientra in questa casistica.

Sono però accettati i casi in cui le vecchie proprietà vengano vendute entro un anno dall’atto di compravendita.

Fonte: Immobiliare.it