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  • 19/07/2023

Bonus Casa: le modifiche stabilite dall’Unione Europea

Negli ultimi anni si è parlato molto del Superbonus e delle sue evoluzioni nel tempo. Oggi faremo chiarezza sulle recenti modifiche stabilite dall’Unione Europea (UE) per il Bonus Casa. Attualmente, l’agevolazione prevede un’aliquota ridotta al 70% per tutto il 2024 e al 65% nel 2025. Tuttavia, le regole in fase di definizione da parte dell’UE potrebbero apportare alcune modifiche sostanziali. Scopriamo insieme cosa potrebbe cambiare.

Fine degli incentivi per le caldaie a condensazione

L’installazione di caldaie a condensazione è stata una delle principali opportunità offerte dal Superbonus, specialmente se effettuata in concomitanza con il cappotto termico. Tuttavia, la direttiva “Casa green” in discussione presso l’UE stabilisce alcune importanti disposizioni:

  • A partire dal 2024, sarà vietato fornire incentivi fiscali per l’acquisto di caldaie a condensazione.
  • Dal 2025, la vendita di caldaie a condensazione sarà vietata sia per le abitazioni nuove sia per gli edifici sottoposti a ristrutturazione.
  • Dal 2029, sarà vietata anche la vendita di caldaie a condensazione limitatamente alle sole sostituzioni. I produttori avranno l’obbligo di fornire assistenza e ricambi per 10 anni.

La classe energetica

L’obiettivo principale delle nuove disposizioni volte all’efficientamento energetico riguarda il raggiungimento della classe energetica D entro il 2033 per tutti gli immobili residenziali, ad eccezione di:

  • Case con superficie inferiore a 50 metri quadrati.
  • Abitazioni di rilevante interesse storico o artistico.
  • Case abitate meno di quattro mesi all’anno.

In Italia, ciò implicherà la riqualificazione di almeno il 75% del patrimonio residenziale. Pertanto, si sta valutando una nuova classificazione delle prestazioni energetiche.

Problemi da affrontare

Gli interventi proposti dall’UE per l’efficientamento energetico degli immobili, simili al Superbonus, coinvolgeranno un numero di lavori dieci volte superiore a quelli già agevolati. Questa situazione presenta alcune sfide significative per l’Italia, poiché:

  • Non dispone di materiali sufficienti.
  • Non ha abbastanza imprese in grado di soddisfare una domanda così elevata.
  • Sarebbe difficile mantenere i prezzi delle opere al di sotto di un tetto massimo.

Considerando questi fattori, risulta complicato immaginare l’attuazione di un piano di tale portata. Sia che lo Stato si faccia carico del finanziamento totale dei lavori su scala nazionale, sia che le famiglie debbano sostenere una parte significativa dei costi, ciò rappresenta una sfida notevole.

Le recenti modifiche stabilite dall’UE per il Bonus Casa sono volte a promuovere l’efficientamento energetico degli immobili. Tuttavia, le nuove disposizioni, come il divieto degli incentivi per le caldaie a condensazione e l’obiettivo di raggiungere una classe energetica D entro il 2033, presentano diverse sfide per l’Italia. Materiali insufficienti, carenza di imprese capaci di soddisfare la domanda e difficoltà nel mantenere i prezzi entro limiti sostenibili, rendono difficile l’attuazione di un piano simile. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi per comprendere appieno l’impatto delle nuove regolamentazioni sul settore immobiliare.

Fonte: immobiliare.it/news