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  • 23/08/2012

Contro il caro mutuo: fino a gennaio 2013 si può attivare la moratoria. Ma attenzione agli interess

 

Nata 3 anni fa, la moratoria per le rate dei mutui è stata rinnovata dall’Abi fino al gennaio 2013.

Consente di sospendere le rate per un anno in caso di perdita del posto di lavoro (o cessazione del contratto a termine), entrata in cassa integrazione, morte o grave infortunio.

L'arco temporale per la definizione di ritardo nel pagamento delle rate è rimodulata a 90 giorni e potranno utilizzare lo strumento solo i soggetti che non lo abbiano mai fatto in passato.

Nel periodo di sospensione continueranno a maturare gli interessi passivi, che saranno pagati, solo per la quota di nuovi interessi, regolarmente alla scadenza.

Una misura per famiglie e aziende in difficoltà che una nota dell'Abi definiva unica in Europa: secondo gli ultimi dati disponibili, al 31 marzo 2012 le banche hanno sospeso circa 68 mila mutui, pari a oltre 8 miliardi di debito residuo, garantendo ai nuclei interessati una liquidità aggiuntiva di 513 milioni di euro (circa 7.000 euro a famiglia).

Certo è che il provvedimento era stato pensato per superare un momento di crisi passeggero.

Ora la situazione economica è ormai in costante crisi e la moratoria potrebbe essere solo un paliativo in situazioni ormai compromesse.

“Dobbiamo cominciare a immaginare che tipo di uscita proponiamo rispetto alla moratoria per quelle poche famiglie che dovessero riscontrare ulteriori problemi nel pagamento del mutuo una volta finito il periodo di sospensione dei mutui – dice il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari.

Per una ricontrattazione del mutuo va tutto negoziato e reso compatibile con le normative di vigilanza, altrimenti le due cose non tengono”.


Posted by Monitorimmobiliare